giovedì 6 agosto 2009

DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE (e non intendevo Oddone)

Di Steve Spondieri Cesarini Cesco

Magliolo, 05 Agosto 2009.

Come spesso accade, prima dei grandissimi e tanto attesi appuntamenti sportivi, il famigerato fantasma vestito in nero con la scure (“la malasorte” per chi ha poca fantasia) sembrava aver nuovamente colpito il piccolo Paese che sorge ai piedi del Carmo. La piccola Frazione Loanese, famosa per allevare campioni di calcio del calibro di “El Pibe delle Miagne” Merlo (cresciuti a panini di Ilario e a Pali-Traverse-Incroci da centrocampo nella piazza del Paese, calciando tutti i pomeriggi palloni di cuoio sull'asfalto con le Superga, sotto gli incessanti rimproveri del Sergente Giorgina) si vedeva prima privare per un grave infortunio e a pochi giorni dal Mondiale di Magliolo del talento più puro del suo vivaio, "O Rei del Cornetto" Enrico Taramasso, e in seguito si vedeva negare l'accesso alla semifinale a causa dei legni della stregata porta avversaria. Non bastasse, a pochi minuti dal termine di una gara non consigliata ai deboli di cuore, l'arbitro (ù Menestrina per gli appassionati del calcio che conta) negava un evidentissimo nonchè clamoroso e sacrosanto (….e per la precisone sarebbe stato il secondo) calcio di rigore al fuoriclasse di "Borgata Case" Cesco. Le immagini dell'episodio sono incomprensibilmente sfuggite alle telecamere di Sky presenti al big-match sotto gli occhi di un incredulo e folto pubblico, ma numerosi testimoni garantiscono di aver sentito il ciocco da Bardino Vecchio e in alcuni ristoranti della Riviera è addirittura andata via la corrente a causa del forte impatto. Incredibile la svista, e dagli umori emersi dagli spogliatoi non si parla di errore umano ma di complotto atto a spedire "a casa" i Leoni della Rocca dell'Aia. Ma ancora una volta, contro tutto e contro tutti, i fantastici ragazzi hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, aggrappandosi con le unghie e con i denti alla lotteria dei rigori, sconfiggendo questa volta la malasorte e affondando la corazzata avversaria. Ci siamo finalmente ripresi quel che ci spettava e che ci volevano portar via ingiustamente, e come dice Caressa “tutti a prendere un thè caldo”. La vera forza non sta nel non cadere, ma nell’essere bravi a rialzarsi. Tutto questo sarà un punto di partenza per le nuove leve che saranno un giorno i pilastri portanti di un formidabile gruppo di persone valorose e straordinarie, non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni. Date a Cesare quel che è di Cesare.

Steve Spondieri Cesarini Cesco

4 commenti:

  1. Grazie Steve!!! E con orgoglio posso dire "IO C'ERO!!!"

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  2. Ho sentito dire che anche i sismografi di giugliani hanno avvertito il "ciocco"!!!

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  3. e andiamo... concentrati per stasera!!!

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  4. Jeffry scrive: questa sera tutti per SPONDIERI capo cannoniere!

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